Il melo “Annurca” è una delle varietà di mele più antiche e tradizionali d’Italia, particolarmente famosa e apprezzata in Campania, dove è considerata un vero e proprio simbolo della regione. La “Mela Annurca” è nota per il suo sapore caratteristico, la polpa croccante e succosa, e per il tradizionale processo di maturazione al sole, chiamato “arrossamento”, che ne esalta le qualità organolettiche.
1. Caratteristiche del frutto
- Dimensione: I frutti sono di dimensioni medio-piccole, con un diametro che solitamente varia tra 60 e 75 mm.
- Forma: La forma del frutto è rotonda, leggermente appiattita, con una base ampia e un apice leggermente incavato.
- Colore: La buccia è di colore rosso intenso, spesso con sfumature verdi o gialle, soprattutto nella fase iniziale della maturazione. Il colore rosso si intensifica grazie al processo di arrossamento al sole.
- Polpa: La polpa è di colore bianco-crema, croccante, succosa e compatta. Ha una consistenza fine e mantiene la sua qualità anche per un lungo periodo dopo la raccolta.
- Sapore: Il sapore è dolce con una leggera acidità, che conferisce freschezza e un carattere aromatico. È una mela molto profumata, con un sapore equilibrato che la rende particolarmente piacevole al palato.
2. Albero
- Vigore: L’albero di melo “Annurca” ha un vigore medio, con una crescita compatta e una buona ramificazione. È una pianta rustica e resistente, ben adattata ai climi del sud Italia.
- Fioritura: Fiorisce in epoca medio-tardiva, generalmente ad aprile. È una varietà che richiede impollinatori per una buona fruttificazione; varietà come “Golden Delicious” o “Granny Smith” sono ottime scelte come impollinatrici.
- Produttività: La produttività è buona e regolare, con raccolti che offrono frutti di alta qualità. L’albero tende a fruttificare ogni anno, con una produzione costante.
3. Resistenza
- Malattie: La “Annurca” è una varietà piuttosto rustica e resistente, ma può essere suscettibile alla ticchiolatura (Venturia inaequalis) e all’oidio (Podosphaera leucotricha) in condizioni climatiche favorevoli a queste malattie. È importante monitorare la pianta e, se necessario, trattare preventivamente.
- Clima: Questa varietà si adatta bene ai climi temperati e caldi, tipici delle regioni meridionali italiane. Tollera bene anche le condizioni climatiche più rigide, purché non estreme.
4. Utilizzo
- Consumo fresco: La “Annurca” è molto apprezzata per il consumo fresco grazie alla sua polpa croccante e al sapore caratteristico. È una mela che si conserva bene, mantenendo le sue caratteristiche organolettiche per un lungo periodo.
- Cucina: È adatta anche per la preparazione di dolci, torte e altre ricette culinarie, grazie al suo sapore unico che aggiunge una nota particolare ai piatti. La “Annurca” è anche utilizzata per produrre sidro e succhi di alta qualità.
5. Coltivazione
- Terreno: Predilige terreni ben drenati, fertili e con un pH neutro o leggermente acido. È importante evitare terreni troppo compatti o soggetti a ristagni idrici.
- Esposizione: Richiede pieno sole per sviluppare al meglio il colore della buccia e per garantire una buona qualità dei frutti. L’esposizione solare è cruciale per ottenere il miglior sapore.
- Irrigazione: Un’irrigazione regolare è importante per evitare stress idrico, che può influire negativamente sulla qualità del frutto. È consigliabile un’irrigazione a goccia per mantenere l’umidità del suolo costante.
6. Processo di Arrossamento
- Dopo la raccolta, le mele “Annurca” vengono tradizionalmente disposte su stuoie di paglia al sole per un periodo che può durare da 10 a 20 giorni. Durante questo tempo, le mele vengono girate manualmente per ottenere un’arrossatura uniforme. Questo processo migliora il colore, il sapore e l’aroma del frutto, rendendolo unico e particolarmente apprezzato.
Trattamenti Fitosanitari - A partire dalla caduta delle foglie: due trattamenti distanziati di circa 20 giorni sui rami con prodotti rameici (poltiglia bordolese) per prevenire le infezioni fungine, come la bolla del pesco (Taphrina deformans) e il corineo (Stigmina carpophila).
- Olio minerale: Durante il riposo vegetativo (periodo invernale), trattare con olio minerale al quale è possibile aggiungere un prodotto a base di piretro naturale per combattere parassiti svernanti come cocciniglie e afidi.
- Post potatura: Ripetere trattamento rameico con poltiglia bordolese per disinfettare i tagli limitando il rischio di diffusione di cancri rameali
- fioritura: Durante questa fase evitare di eseguire trattamenti per evitare il rischio di danneggiare il processo di allegagione dei frutti
- Allegagione (post-fioritura)
- Nel periodo primaverile-estivo le condizioni climatiche sono di solito favorevoli allo sviluppo di malattie funginee come monilia, bolla e oidio, pertanto occorre trattare con prodotti fungicidi. La difesa biologica può essere attuata in via preventiva con prodotti rameici (ossicloruro di rame o idrossido di rame) abbinati a zolfo bagnabile. Se viene riscontrata la presenza di afidi o altri insetti dannosi può essere aggiunto ai trattamenti fungicidi degli insetticidi biologici come piretro naturale, olio di arancio o olio di neem.
Note generali: - È importante ruotare i principi attivi utilizzati nei trattamenti fitosanitari per evitare lo sviluppo di resistenze da parte dei parassiti e delle malattie.
- Rispetto delle dosi: Seguire sempre le dosi consigliate e le tempistiche dei trattamenti, rispettando i tempi di carenza per garantire la sicurezza alimentare.
- Consultare sempre un agronomo o un tecnico specializzato per un piano di trattamenti personalizzato in base alle condizioni specifiche del vostro frutteto.
La “Mela Annurca” è una delle varietà più pregiate d’Italia, amata per il suo sapore unico e la sua tradizione di coltivazione. È una scelta eccellente per chi cerca un frutto di alta qualità, con un sapore caratteristico e una storia antica. La sua versatilità la rende ideale sia per il consumo fresco che per l’uso in cucina.